sabato 15 ottobre 2016

Step 4: I COLORI NEL MITO

Buongiorno a tutti! 
Questa mattina viaggeremo lungo la linea del tempo, alla ricerca della presenza del rosso nei miti antichi.
Facciamo prima una carrellata che ci permetta di capire quali significati abbia assunto nel tempo questo colore per i diversi popoli.
Grotta di Altamira, Spagna
Il rosso fu utilizzato a partire dal Paleolitico, quando veniva adoperato per la realizzazione delle pitture rupestri. Il colore era abbastanza reperibile in natura in quanto derivava dai minerali (Es. ematite rossa, ocra ferrosa). 
Fu in seguito impiegato, nel Neolitico, come colore cerimoniale per i riti funebri, in quanto si credeva avesse dei poteri purificatori e vivificatori. 

In Egitto, veniva usato l'henné per la tintura dei capelli, del corpo e dei tessuti fino all'avvento della porpora e qui, il rosso, nell'ambito della scrittura, stava ad indicare errori nel testo o concetti negativi. 

Da sempre però è insito nell'uomo il rimando al sangue. Secondo le civiltà antiche, infatti, uomini e dèi sono nati in seguito allo spargimento di sangue delle divinità, ed è anche per questo motivo che spesso nei miti purificatori il sangue veniva versato, in quanto si credeva nutrisse la terra e permettesse la rinascita.
Ancora oggi, nel rito Eucaristico per esempio, attraverso il vino rosso si simboleggia il sangue del sacrificio.
Solo più tardi, in età romana, questo colore divenne simbolo di potenza, ricchezza, sovranità, prestigio, dal momento che era costoso produrre delle stoffe rosse e solo i ricchi potevano permetterselo.
Romani
Il significato del rosso varia a seconda della cultura di riferimento: in Sud Africa è simbolo di lutto; in Nepal e in India è un colore propiziatorio (utilizzato dalle spose); in Cina rimanda al Drago Rosso, simbolo di prosperità e felicità; in Giappone rappresenta rabbia e pericolo.
Ma passiamo ora a parlare dei vari miti.



Il Drago dell'Apocalisse con in groppa Babilonia la Grande
  1. MITO DEL DRAGO DELL'APOCALISSE -> Il drago protagonista nel mito è un mostro mitologico nominato nel capitolo 12 dell'Apocalisse di Giovanni. Si tratta di un grande drago rosso con sette teste, dieci corna e un diadema su ogni testa, che viene presentato dopo la descrizione della "donna vestita di sole". Quest'ultima è descritta usando la simbologia celeste (sole, luna, stelle), mentre il drago è descritto servendosi della simbologia terrestre (serpente). Questa figura mitologica è stata interpretata come simbolo di Satana, cui si ricollega il colore attribuitogli, il rosso, colore che allude a qualcosa di negativo, appartenente alla categoria del male.
  2. MITO DEL SERPENTE ARCOBALENO -> Il serpente arcobaleno è una creatura leggendaria molto importante nella mitologia aborigena australiana. Il protagonista del mito è un serpente enorme che abita le pozze d'acqua del deserto australiano. Si narrava che a volte nascesse con il sole e riempisse i depositi d'acqua, creando profondi burroni che attraversavano il deserto e distribuivano l'acqua. Esso è diventato il protettore benevolo delle proprie genti e feroce giudice di chi viola le leggi. In questo mito troviamo il rosso nel colore delle terre aborigene, e nel manto di questo drago che, come suggerisce il nome del mito, sfoggia tutti i colori dell'arcobaleno
    Australia aborigena
  3. MITO DEL FILO ROSSO -> Si tratta di una leggenda popolare cinese diffusa in Giappone. Narra, attraverso la storia del protagonista Wei, di un filo rosso invisibile che ciascuno di noi porta legato al mignolo della mano sin dalla nascita. Questo filo ci lega alla persona a cui siamo destinati. Le due anime sono legate da questo filo, non importa la distanza temporale o spaziale che le separa, niente e nessuno può impedire loro di incontrarsi. Il filo rosso non si può spezzare, né tagliare: nessuno può sfuggire al proprio destino, se le anime sono destinate a stare insieme. Il filo è rosso in quanto simboleggia il sentimento amoroso
  4. LEGGENDA DELL'AURORA BOREALE -> Nelle storie dell'Europa centrale, l'aurora boreale è associata agli spargimenti di sangue, in conseguenza al fatto che quando sporadicamente essa si manifesta in questi luoghi, è di colore rosso. Questi avvistamenti erano popolarmente interpretati come il cattivo presagio di una prossima guerra in cui si sarebbe versato tanto sangue. Ad avvalorare questa tesi ci furono diversi avvenimenti: per esempio, alcune settimane prima dello scoppio della Rivoluzione Francese, diverse aurore boreali rosse furono avvistate in Inghilterra e in Scozia. 
    Aurora boreale
  5. MITO DEL DRAGO ROSSO GALLESE -> Nella mitologia gallese si parla di un drago rosso alato divenuto celebre dopo una lunga battaglia (alla quale assistette anche il re Vortigern), nella quale sconfisse un drago bianco. Merlino spiegò a Vortigern che il drago rosso simboleggiava i Gallesi e quello bianco i Sassoni, dunque predisse la vittoria del Galles sugli inglesi. In seguito a questo esito felice, il drago rosso diventò il simbolo della bandiera gallese, in quanto sinonimo di potenza e prestigio della nazione
    Bandiera del Galles
  6. Tristano e Isotta
    MITO DI TRISTANO E ISOTTA -> In questo mito di origine celtica, leggendo tra le righe si nota come il rosso della passione occupi un ruolo fondamentale. Tristano, orfano di genitori, è allevato dallo zio Marco di Cornovaglia, che fa di lui un abile guerriero. Un giorno Tristano decide di liberare la Cornovaglia dalla presenza soffocante dell'Irlanda, ma, nonostante riesca nel suo intento, rimane ferito gravemente nel conflitto, tanto da abbandonarsi morente a bordo di una barca in mare. Sarà Isotta, principessa di Irlanda, a trovare il giovane moribondo sulle coste irlandesi, dove deciderà di curarlo di nascosto. Tra i due scoppia un amore impetuoso, che spinge i giovani amanti a vedersi in segreto anche dopo che Isotta viene promessa in sposa allo zio di Tristano, il re Marco. Quando quest'ultimo li scopre ordina furioso l'esilio del nipote, che però nel frattempo, durante un attacco improvviso alla Cornovaglia da parte dell'Irlanda, muore. Isotta, disperata, si lascia morire al suo fianco per la disperazione. Il re Marco, di fronte a una scena così pietosa, decide di far seppellire insieme i corpi dei due amanti, sulla cui tomba nacque poi una pianta di rose rosse, simbolo di questo amore intenso e pieno.  


Sitografia:
www.amando.it
www.wikipedia.it
www.archeologiasperimentale.it
www.metafisicadelcolore.it
www.visionealchemica.com
www.cultorweb.com
rullflex.it

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